La Giunta ha approvato, nei giorni scorsi, le nuove linee di indirizzo relative ai contenuti delle affissioni pubbliche negli spazi di proprietà comunale, rimarcando il principio della “normale continenza espressiva” come elemento cardine di una dialettica democratica corretta e rispettosa.
L’obiettivo è garantire che manifesti, slogan e messaggi esposti sul territorio urbano non contengano elementi diffamatori, offensivi o discriminatori, né risultino lesivi della dignità e dei diritti delle persone. Saranno valutati con particolare attenzione i contenuti che, per le tematiche trattate o le modalità espressive, possano arrecare pregiudizio a una parte della popolazione o urtare la sensibilità generale: a questo proposito, è stata formalmente costituita l’apposita Commissione – composta da tre dirigenti comunali o loro delegati – che sarà chiamata a valutare eventuali casi controversi, dando così attuazione effettiva, per la prima volta, all’articolo 9 del Regolamento sul canone patrimoniale per le concessioni pubblicitarie, approvato l’8 febbraio 2021 e successivamente modificato dal Consiglio comunale il 6 novembre 2023.
“Nel ribadire questi concetti in un atto di indirizzo, che non ha alcun effetto di tipo economico o finanziario per l’ente – sottolinea la sindaca Katia Tarasconi – dotiamo semplicemente il Comune di uno strumento ulteriore a tutela della comunità: non abbiamo alcuna intenzione di limitare la libertà di pensiero e di espressione, ma come ente pubblico crediamo ci siano valori e aspetti umani da difendere sempre, al di là delle procedure amministrative o delle risorse economiche legate alle tariffe per l’affissione in spazi che, non dimentichiamolo, sono condivisi e frequentati da tutti i cittadini: come tali vanno preservati, nel rispetto delle sensibilità e dei diritti di tutti”.
Oltre ai contenuti del Regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale relativo alle concessioni pubblicitarie e del canone mercatale, la delibera di Giunta – priva di effetti economici o finanziari per l’ente – riprende come presupposti normativi l’articolo 21 della Costituzione italiana, nonché l’articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, richiamando il concetto dei “doveri e responsabilità” che queste comportano. La delibera recepisce inoltre l’orientamento giurisprudenziale della sentenza n. 362/2024 del Consiglio di Stato che sottolinea la necessità, per la pubblica amministrazione, di agire con prudenza e responsabilità, garantendo la verità dei fatti esposti e il rispetto reciproco.
Informa una nota stampa del Comune di Piacenza.
(12 agosto 2025)
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