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A Piacenza il primo Laboratorio Anci sulla Valutazione di impatto generazionale nei documenti di programmazione comunal

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Si è chiuso venerdì 10 ottobre a Palazzo Gotico, il primo laboratorio Anci sulla VIG (Valutazione di Impatto Generazionale) dei Documenti unici di programmazione comunali, dando avvio al percorso formativo che l’Associazione dei Comuni realizzerà su tutto il territorio nazionale. E’ iniziata da Piacenza, quindi, la fase operativa di affiancamento tecnico agli enti locali, dopo due anni di lavoro che hanno portato alla pubblicazione delle Linee guida Anci su questo nuovo strumento, realizzate con la direzione scientifica del professor Luciano Monti e degli esperti della Fondazione per la Ricerca Economica e Sociale (RiES).

Proficua e attiva la partecipazione di amministratori e tecnici comunali provenienti da Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, chiamati a condividere esperienze e buone pratiche in una due giorni avviata giovedì 9 al Laboratorio Aperto nella ex chiesa del Carmine, dove anche il direttore generale del Comune di Piacenza, Luca Canessa, ha introdotto una sessione dei lavori. Elemento cardine emerso dal seminario, il fatto che la Valutazione di Impatto Generazionale, applicata alla programmazione locale e alle misure di investimento, non sia soltanto un metodo di analisi, ma un cambio di paradigma: uno strumento per guardare le politiche pubbliche con gli occhi dei giovani, coinvolgendoli nella programmazione dal basso e nella coprogettazione delle strategie di sviluppo locale. Un percorso utile a orientare i decisori pubblici verso interventi capaci di favorire la coesione sociale, contrastare la fuga dei talenti e lo spopolamento, promuovendo nuove opportunità di vita e lavoro nei territori.

“Il lavoro condiviso con Anci, che ringrazio per aver portato a Piacenza questo evento, e con la Regione Emilia Romagna è fondamentale – ha sottolineato nel suo intervento di apertura l’assessore a Politiche Giovanili e Agenda 2030 Francesco Brianzi – per sostenere i Comuni nel sentirsi parte di una rete che promuove un’azione amministrativa capace di restituire ai giovani un ruolo centrale nelle politiche pubbliche attraverso l’ascolto, il coinvolgimento e il confronto intergenerazionale”.

Parole cui fanno eco quelle della sindaca Tarasconi, che nel portare il proprio saluto ai presenti ha richiamato la sensibilità condivisa in tal senso da tutta la Giunta: “Abbiamo scelto di guardare alle nostre politiche pubbliche con la prospettiva delle giovani generazioni, ripensando il modo in cui vengono costruite le nostre decisioni, in coerenza con le linee programmatiche 2030 inserite nel DUP. In questo percorso siamo stati tra i precursori, grazie anche al costante lavoro dell’assessore Brianzi, che ha saputo dare continuità e impulso a un metodo di programmazione più attento al futuro. E grazie anche agli uffici comunali che hanno riconosciuto il valore di queste scelte, sostenendole con l’impegno quotidiano a supporto della programmazione”.

Un approccio che vede Piacenza in prima linea, tra i Comuni apripista in Italia nell’applicazione della Valutazione di Impatto Generazionale, insieme a Parma – prima città in Europa ad adottare questo strumento, che le è valso il titolo di Capitale Europea della Gioventù 2027 – e Bologna, rappresentata in questi due giorni dalla consigliera comunale Giorgia De Giacomi, delegata dell’Amministrazione felsinea e di ANCI Emilia-Romagna per la VIG. “Piacenza – ha ricordato Brianzi – insieme a Bologna e Parma vuole porsi all’avanguardia nella costruzione di politiche capaci di rispondere concretamente alle esigenze dei giovani, creando condizioni favorevoli perché restino e investano nel proprio territorio. La VIG è solo il primo passo verso una transizione concreta verso strategie territoriali e una programmazione locale capaci di interpretare opportunità e futuro, portando finalmente le politiche giovanili fuori dalle politiche giovanili”.

Ai lavori ha partecipato anche la Regione Emilia-Romagna, rappresentata dall’Assessore alle Politiche Giovanili, Casa, Lavoro e Università Giovanni Paglia, che ha ricordato come “la VIG rappresenti uno strumento fondamentale per leggere le politiche pubbliche con lo sguardo delle giovani generazioni e per rendere i territori più attrattivi, superando la logica del consenso immediato e affrontando in modo strutturato il tema dello spopolamento. Le decisioni devono basarsi su dati che vadano al di là di quelli demografici: una programmazione fondata su indicatori concreti è ciò che permette di orientare le politiche verso i bisogni dei cittadini e la crescita dei giovani, pensando concretamente a un futuro sostenibile”.

Il Prof. Luciano Monti, docente LUISS e Condirettore scientifico della Fondazione RiES, ha offerto una riflessione sul significato più profondo della VIG come processo di coprogettazione con i giovani, ricordando la necessità di “abbassare il muro del divario generazionale” e individuando, nei dati secondo cui solo il 6,9% dei giovani intende lavorare nella propria città e il 16,9% sogna di trasferirsi all’estero, “numeri che segnalano l’urgenza di politiche territoriali capaci di generare fiducia e opportunità concrete”.

I laboratori avviati a Piacenza hanno l’obiettivo di accompagnare i Comuni nel processo di integrazione effettiva della VIG all’interno dei documenti di programmazione locale, per una Pubblica Amministrazione capace di valutare ex ante le proprie decisioni in termini di impatto sulle giovani generazioni. “Sosteniamo questo percorso con convinzione – spiega Simona Elmo, Responsabile dell’Ufficio Politiche Giovanili di Anci – consapevole che la sfida dell’impatto generazionale riguarda tutti i territori e livelli di governo. Non è solo una questione tecnica, ma un esercizio di responsabilità collettiva verso i giovani e il loro futuro. Una visione che guida Anci da oltre un decennio, nella realizzazione di iniziative a valere sul Fondo per le Politiche Giovanili, in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, mobilitando in dodici anni oltre 120 milioni di euro a sostegno della crescita sostenibile delle comunità locali”.

La due giorni piacentina ha proposto un ricco programma di confronto e scambio di esperienze, che ha permesso ai Comuni partecipanti – anche a quelli al primo approccio con la VIG (Valutazione di Impatto Generazionale) – di approfondire l’applicazione concreta sui propri DUP (Documenti Unici di Programmazione). Tra i rappresentanti delle diverse municipalità presenti, sono intervenuti, oltre ai dirigenti, consiglieri e funzionari già citati, anche la responsabile del Servizio Giovani del Comune di Parma Emanuela Allegri e l’assessore al Welfare e Politiche Giovanili di Casalecchio di Reno, Mario Vanelli.

 

 

(11 ottobre 2025)

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